L’innovazione e lo sviluppo delle tecnologie digitali degli ultimi anni hanno portato alla creazione di numerose startup, ma quali sono le differenze tra imprenditori che avviano una startup e un uomo d’affari che gestisce un’azienda tradizionale?

L'imprenditore "startupper"
Innanzitutto, bisogna definire cosa si intende per startup. Le startup sono imprese emergenti, spesso legate all’innovazione tecnologica, che hanno come obiettivo la creazione di un prodotto o servizio completamente nuovo o una rivisitazione di un prodotto o servizio esistente in modo significativo. Una delle caratteristiche distintive delle startup è la ricerca di finanziamenti esterni per finanziare la propria attività, che spesso richiede investimenti iniziali significativi.
Le startup si concentrano sulla creazione di un prodotto o servizio completamente nuovo o una rivisitazione significativa di un prodotto o servizio esistente, cercando di guadagnare quote di mercato attraverso un rapido processo di crescita per attirare investitori interessati a finanziare ulteriori fasi di sviluppo.

L'imprenditore "uomo d'impresa"
Gli uomini d’impresa, invece, gestiscono aziende già consolidate sul mercato, utilizzando principalmente capitali propri o prestiti bancari per finanziare l’attività, ma soprattutto tendono a concentrarsi sulla creazione di un’impresa a lungo termine, in cui l’attenzione è posta sulla gestione delle finanze, la gestione del personale, sulla crescita graduale dell’azienda e sul lavoro day by day.
Un’altra differenza tra startupper e uomini d’affari riguarda il tipo di rischio che assumono. Le startup operano in settori di mercato spesso molto competitivi, e l’innovazione tecnologica che propongono può essere ostacolata da numerosi fattori, tra cui problemi di scalabilità, di regolamentazione, di sicurezza, di privacy, e di proprietà intellettuale. Tuttavia, le startup sono spesso disposte a correre questi rischi, poiché l’innovazione è al centro del loro modello di business. Gli uomini d’affari, d’altra parte, tendono a evitare rischi eccessivi, cercando di consolidare la loro posizione sul mercato attraverso un modello di business più tradizionale.
In azienda le due anime devono coesistere
All’inizio, l’anima dello startupper è necessaria per impostare il modello di business e identificare il target di riferimento. Successivamente, l’uomo d’impresa deve prendere il timone e dedicare il 100% delle sue energie per far crescere l’azienda e farla diventare una certezza.
Le differenze tra imprenditori possono essere preziosi in azienda, in quanto gli startupper possono offrire un’ulteriore prospettiva e spostare la barra del timone, ma è importante che gli imprenditori “tradizionali” mantengano il focus sull’obiettivo principale e sappiano gestire le sfide che incontrano lungo il cammino.
E tu? in quale imprenditore ti identifichi di più?