Partiamo da questa frase, che è il titolo di questo articolo: “il tempo libero dell’imprenditore è un asset per l’impresa” per affrontare uno dei temi in assoluto più importante per l’imprenditore e in particolar modo per l’imprenditore di una micro o piccola impresa: la gestione del tempo.
Lo facciamo in compagnia di Lorenzo Ait, co-fondatore del gruppo Allcore e tra le altre cose autore di libri tra cui “Business liquido. Creare aziende ad alto reddito con costi minimi”.

Durante l’evento Quantico Experience con i soci del Club hai parlato del tempo libero dell’imprenditore come asset per l’impresa: perché è così importante per l’impresa?
Un’azienda oggi non cresce semplicemente migliorando: occorre innovare e per innovare occorre avere il tempo di pensare a 10.000 idee, 9.000 e testarne 10. Non si può innovare nei ritagli di tempo. Non va sottovalutato il tempo libero: dedicarsi a cose che nulla c’entrano con il business, sviluppare passioni non finalizzate al lavoro, leggere libri per piacere o per interesse…non è solo salutare (nel senso della salute mentale) e saggio (fa acquisire spessore personale) è anche utilitaristico in chiave imprenditoriale: l’innovazione avviene anche coltivando punti di vista nuovi e trasversali e non puoi averne se rimani la rana più competente nel tuo piccolo stagno: occorre sguazzare in altri stagni. Poi ovviamente dedicarsi a interessi personali e attività che non siano solo il lavoro aiuta a mantenere un equilibrio mentale ed emotivo…una vacanza con la famiglia, ogni tanto, è ciò che io definisco «protocollo antidivorzio». Mettiamola così: obbligarsi al tempo libero consente all’imprenditore di delegare responsabilità e promuovere la crescita dell’impresa, creando nuove opportunità di sviluppo.
Un imprenditore che è sommerso e incastrato nelle operatività cosa deve fare per cambiare la rotta?
Decidere di farlo. Metterlo in agenda. Stabilire che è più importante delle cose meno importanti: il dipendente “trova il tempo”, l’imprenditore se lo crea.

Durante i 4 giorni di evento nel tuo speech hai parlato anche di bilanciamento Vita/lavoro: quale secondo te è il giusto equilibrio per un imprenditore?
Un indizio è il tempo che senti essere giusto per te ma la riprova è che guardandoti intorno vedi che è giusto anche per gli altri. Nessun imprenditore lavora solo per se stesso, non avrebbe senso, lavori per dare a chi ami la possibilità di dare valore al proprio tempo, di essere egoista. Ogni tanto, devi mostrare anche come si fa.
Oltre alla gestione del tempo dell’imprenditore in che modo questo ragionamento può impattare anche sull’impresa, dai dipendenti ai dirigenti?
Tutti vogliamo persone che non lavorino soltanto per i soldi, ma ogni quanto ci sediamo a costruire con loro un piano carriera che vada al di là del denaro? Un ragazzo di vent’anni inizia lavorare in in azienda, se dopo cinque anni si sposa e dopo altri quattro fa un figlio quanto sono cambiati i suoi valori e le priorità della sua vita? Con che frequenza (intesa proprio come il periodo di tempo: ogni quanto mesi o anni) ci sediamo di fronte a loro e lavoriamo affinché il loro impiego sia uno strumento di realizzazione? E come riusciamo a far quadrare il budget in questo romantico presupposto? Un operaio che lavora in un’azienda, se quell’azienda applica politiche di Welfare, potrebbe vedersi pagare la scuola internazionale per i propri figli che garantirà loro possibilità a lui precluse. E se ben pianificato fiscalmente all’azienda costerebbe meno di un aumento. E se sei un imprenditore la domanda non è se sei d’accordo, la domanda è: hai almeno un dipendente che abbia come obiettivo creare dipendenti felici? Hai un KPI per calcolarlo? Hai un ufficio HR che si occupa di risorse e paghe e talvolta fa una giornata di team building o un ufficio “PEOPLE”?!
Grazie a Lorenzo Ait e ricordiamo che sarà ancora ospite e tra i relatori della prossima Quantico Experience.
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